I Campi Flegrei rappresentano un sistema territoriale fortemente
integrato, attualmente interessato dal Parco Naturale Regionale dei Campi
Flegrei (2003), che costituisce una delle aree regionali a più alta
valenza ambientale e storico-archeologica.
La denominazione stessa indica una regione vulcanica (phlegraios
significa ardente) che si estende ad ovest di Napoli fino a Cuma e a Capo
Miseno, comprendendo le isole di Ischia, Procida e Vivara. Nella zona, caratterizzata
da un unico sistema vulcanico ancora attivo, l'archiflegreo (formatosi
42.000 anni fa), sono riconoscibili almeno ventiquattro tra
crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano singolari
manifestazioni gassose effusive (Solfatara) o idrotermali (Agnano,
Pozzuoli, Lucrino) causa anche del fenomeno denominato bradisismo.
L’area presenta peculiari fenomeni naturali e vulcanici mescolati ad una vitalità
antropica, iniziata agli albori della storia, che ha determinato il
formarsi di significative presenze storico-archeologiche in un contesto
affascinante per bellezze paesaggistiche: celebri poli culturali come
Pozzuoli, Baia, Miseno, Cuma si interconnettono a percorsi naturalistici
che rendono, nel loro complesso, il territorio flegreo una straordinaria
opportunità di sviluppo turistico e quindi una significativa risorsa
economica ancora non sufficientemente valorizzata.
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